Sostenuto dal fondo di legge 108/96 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Confidi PMI Campania offre un fondo di garanzia fino al 100% per facilitare l’accesso al credito bancario a PMI, Microimprese e Professionisti in momentanea difficoltà economica. L’obiettivo è aiutare i soggetti prima indicati a ottenere finanziamenti bancari, prevenendo l’esclusione finanziaria e il ricorso a canali di credito illegali. Le garanzie coprono varie operazioni fino a 500.000 euro, inclusi finanziamenti chirografari, aperture di credito, anticipo fatture, RI.BA e rinegoziazione del debito. I soggetti ammissibili devono essere operativi da almeno due anni, avere un bilancio ufficiale, essere ad elevato rischio finanziario con un PD non inferiore a 5,2 e avere una valutazione positiva della capacità di rimborso.
Che cos’è il Fondo di Garanzia?
Il Fondo di Garanzia è un meccanismo istituito per supportare le imprese in difficoltà temporanea. Confidi PMI Campania, ha istituito questo fondo garanzia per operazioni fino a 500.000 euro, consentendo alle imprese di accedere al credito bancario necessario per superare i momenti di crisi finanziaria.
Il Fondo di Garanzia rappresenta uno strumento cruciale promosso dallo Stato Italiano e dall’Unione Europea per agevolare l’accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese (PMI) e dei professionisti. Recentemente, le nuove Disposizioni Operative hanno inserito anche i professionisti, aumentando così il numero dei beneficiari.
Questo strumento governativo garantisce i finanziamenti erogati alle PMI dalle banche o da altri intermediari finanziari. Il Fondo di Garanzia sostituisce le garanzie tradizionali, spesso costose, richieste dalle banche per concedere finanziamenti. Ciò riduce notevolmente, i rischi per gli intermediari finanziari, rendendo il processo di ottenimento del finanziamento più semplice per le imprese.
Come si ottiene la Garanzia Confidi?
Le imprese che desiderano accedere al sostegno del Fondo di Garanzia possono farlo attraverso il Confidi PMI Campania grazie alla sua funzione di intermediario tra le imprese e il Fondo di Garanzia, facilitando il processo di richiesta e garantendo che le aziende ottengano il supporto di cui hanno bisogno.
Confidi PMI Campania inoltre concede finanziamenti alle PMI socie utilizzando il Fondo ex L.108/1996 art. 15 comma 2, costituito con apporti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, operando in forza del combinato disposto dell’art. 15 della Legge 7 marzo 1996, n. 108 come modificato dalla legge 30 dicembre 2020, n.178 art. 1 commi 256 e 257. L’importo massimo per singola operazione è di 40.000 euro a favore di micro, piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario.
L’intervento prevede per l’80% l’utilizzo delle risorse della Legge 108/1996 e di un cofinanziamento al 20% con risorse proprie del confidi erogante. Il finanziamento concesso a valere sui fondi pubblici al tasso agevolato configura un aiuto di Stato in de minimis per la corrispondente ESL (equivalente sovvenzione lordo), che può essere concesso nei limiti della disciplina di riferimento.
Il finanziamento viene concesso da Confidi PMI Campania a seguito di un’istruttoria di merito e previa verifica delle condizioni previste dalle norme, con particolare riferimento al rispetto delle caratteristiche dimensionali e dello stato di elevato rischio finanziario dell’impresa richiedente.
Per ottenere il finanziamento del Confidi PMI Campania, l’impresa acquisisce la qualità di socio. Secondo le esigenze, l’impresa presenta la richiesta di ammissione a socio all’attenzione degli Organi deliberanti del Confidi e, successivamente alla delibera positiva da parte degli stessi, acquista quote del Confidi PMI Campania.
La qualità di socio viene mantenuta dall’impresa che potrà usufruire anche più volte dei servizi finanziari di Confidi PMI Campania e viene meno solo in seguito all’esclusione, a condizione che non vi siano operazioni in corso.
Il finanziamento sarà concesso nella forma di Mutuo chirografario a tasso fisso con piano di ammortamento a rate mensili fisse e costanti. Al cliente/socio viene reso noto il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG), cioè un indice che esprime il costo complessivo del credito a suo carico espresso in percentuale annua del credito concesso.
Il Mutuo chirografario a tasso fisso, anche se non consente di accedere ad eventuali riduzioni dei tassi di mercato, assicura, nel tempo, la conoscenza del preciso costo dell’operazione. In caso di mancata restituzione, totale o parziale, da parte dell’impresa socia, laddove il finanziamento non sia già scaduto, Confidi Pmi Campania è autorizzato a dichiarare la decadenza dal beneficio del termine e la risoluzione di diritto del contratto.
Confidi Pmi Campania potrà, quindi, esigere l’immediato rimborso del credito, degli interessi di mora e accessori tutti nella misura prevista nel presente Foglio Informativo, nonché esperire tutte le azioni occorrenti per il recupero del proprio credito, ivi inclusa la trattenuta a titolo definitivo, e senza ulteriore avviso, di eventuali depositi cauzionali se costituiti a garanzia del credito. In caso di mancato rimborso del finanziamento l’impresa socia viene esclusa dalla compagine sociale. Il mancato rimborso, totale o parziale del finanziamento, fa sorgere l’obbligo per Confidi Pmi Campania di segnalare il nominativo dell’impresa socia nelle centrali di rilevamento dei rischi finanziari.
Il contratto di finanziamento fra l’impresa richiedente e Confidi Pmi Campania è in forma scritta e si perfeziona mediante la sottoscrizione (anche con firma digitale) dei legali rappresentanti delle parti. Il contratto di finanziamento si perfeziona ed assume efficacia una volta verificate le seguenti condizioni:
– rispetto dei requisiti dimensionali di PMI da parte del Cliente/socio;
– capienza del massimale di Aiuti di Stato in de minimis in capo all’impresa richiedente;
– rispetto del requisito di “impresa ad elevato rischio finanziario” esistente qualora il giudizio sintetico sulla probabilità di insolvenza ad un anno dell’impresa beneficiaria (PD), emesso da una ECAI, risulti non inferiore a 5,20%.
La Legge 108/96
La Legge 108/96 è la base su cui si fonda il Fondo di Garanzia. Questa legislazione è stata progettata per offrire un supporto mirato alle imprese in difficoltà economica temporanea, aiutandole a mantenere la stabilità finanziaria e a continuare a operare nel mercato.
La legge 108/96, conosciuta anche come “Legge quadro per il sistema integrato di interventi e servizi sociali”, rappresenta un importante pilastro del sistema di welfare italiano. Approvata nel 1996, questa legge ha lo scopo di fornire una struttura normativa chiara e dettagliata per l’organizzazione e la gestione dei servizi sociali nel Paese.
Uno degli obiettivi principali della legge è quello di promuovere il benessere sociale e l’inclusione dei cittadini più vulnerabili, assicurando loro l’accesso equo ai servizi essenziali. Per raggiungere questo scopo, la legge prevede una serie di disposizioni e linee guida volte a garantire l’efficienza, l’equità e la qualità dei servizi sociali offerti.
Tra le disposizioni contenute nella legge 108/96 vi è l’istituzione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali a livello nazionale, regionale e locale. Questo sistema mira a coordinare le varie iniziative e risorse nel settore sociale al fine di ottimizzare l’assistenza e l’aiuto forniti ai cittadini in situazioni di bisogno.
Quali sono i tempi di erogazione del Fondo di Garanzia?
I tempi di erogazione del Fondo di Garanzia dipendono da vari fattori, tra cui la complessità della richiesta e la disponibilità di fondi. Tuttavia, il processo è progettato per essere efficiente, garantendo che le imprese ricevano il sostegno finanziario necessario nel minor tempo possibile. Generalmente per la delibera di garanzia occorrono circa 15 giorni, mentre per l’erogazione del credito garantito da parte della banca occorrono circa 30 giorni.
Cosa copre il Fondo di Garanzia?
Il Fondo di Garanzia copre una vasta gamma di operazioni finanziarie fino a 500.000 euro, compresi prestiti bancari, fidi, operazioni di anticipo fatture, finanziamenti chirografari, RI.BA, operazioni di rinegoziazione del debito, allungamento o sospensione delle rate di operazioni in essere.
Questo sostegno è progettato per aiutare le imprese a superare momenti di difficoltà finanziaria temporanea e a mantenere la loro attività operativa.
Chi copre il Fondo di Garanzia?
I soggetti ammissibili devono essere operativi da almeno due anni, avere un bilancio ufficiale, essere ad elevato rischio finanziario con un PD non inferiore a 5,2 e avere una valutazione positiva della capacità di rimborso.
Nello specifico, la categoria delle micro imprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (complessivamente definita PMI) è costituita da imprese che hanno meno di 250 occupati, un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro (tali due requisiti devono entrambi sussistere).
In particolare, nell’ambito della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa l’impresa che ha meno di 50 occupati e ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. Nell’ambito della categoria delle PMI, si definisce micro impresa l’impresa che ha meno di 10 occupati e ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.
Accesso al Credito per Imprese in difficoltà
Le imprese italiane, come molte altre in tutto il mondo, possono incontrare momenti di difficoltà finanziaria temporanea. Tuttavia, grazie alla Legge 108/96 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, queste aziende non devono affrontare tali sfide da sole. Il Fondo di Garanzia, istituito da questa legge, si è dimostrato essere una preziosa rete di sicurezza finanziaria, fornendo sostegno vitale a imprese che altrimenti potrebbero incontrare serie difficoltà per ottenere credito bancario.
In questo modo, il Fondo di Garanzia si rivela un importante sostegno per le PMI, per aiutarle a superare gli ostacoli finanziari e a mantenere la loro competitività nel mercato.