Firmato il patto antiusura tra BCC di Napoli e Confidi PMI Campania – Il pronto soccorso finanziario per le piccole imprese.

Il 18 marzo è stato firmato un patto antiusura tra Banca di Credito Cooperativo di Napoli e il Confidi PMI Campania, alla presenza del commissario anti-Racket e anti-usura Santi Giuffre. Un accordo che si è reso necessario in una fase di difficoltà che il Sud e la Campania stanno affrontando. Sono stati affrontati i temi relativi al fenomeno dell’usura e a come questo accordo possa far evitare alle piccole imprese di ricorrere a vie illegali. Alla conferenza sono intervenuti il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, Amedeo Manzo, il Presidente di Confidi PMI Campania, Angelo Bruscino, e il Prefetto, Commissario Anti-Racket e Anti-Usura, Santi Giuffre.

Impegno contro l’usura e sostegno alle imprese

Angelo Bruscino, presidente di Confidi PMI Campania, ha dichiarato: “Il nostro impegno da sempre è quello di prevenire il fenomeno dell’usura. Una delle nostre azioni, grazie all’ospitalità della BCC di Napoli, e grazie al Presidente Manzo, è proprio quella di mettere a disposizione risorse per consentire alle aziende, in un momento difficile, di superarlo brillantemente e di riposizionarsi nel mercato verso una crescita. Nel corso degli ultimi anni, il nostro Confidi ha sostenuto 500 imprese in questo ambito. Ha erogato circa 19 milioni, (di cui 4 milioni del nostro confidi), proprio per aiutare le imprese a superare i momenti di difficoltà. Oggi non è solo forma questo atto, ma è vera e propria sostanza. Cercare di dare una mano con un istituto così ben diffuso sul territorio ci consente di raggiungere tutte le imprese che hanno bisogno di un sostegno.

Il ruolo cruciale della prevenzione

Il Prefetto Commissario antiracket e antiusura Santi Giuffrè ha voluto sottolineare l’importanza di questa iniziativa, specialmente per quanto concerne la prevenzione del fenomeno dell’usura. “È importante questa iniziativa perché bisogna spostare l’attenzione sul piano della prevenzione, perché certamente aiuta a arrivare prima e impedire che il reato venga consumato. Il piccolo aiuto, può far sì che il piccolo imprenditore non cada nelle mani della criminalità organizzata. Quindi qualsiasi iniziativa in questa direzione è sicuramente fruttuosa. 

Credo che le statistiche sono sempre importanti, però non devono essere prese in maniera totale, perché c’è un fenomeno sommerso che viene percepito dall’ opinione pubblica e quindi bisogna andare al di là dei numeri. Il problema esiste”.

Patto antiusura: in cosa consiste?

Il Presidente Manzo è intervenuto al fine di spiegare in cosa consiste il patto antiusura. “Consiste in una mano stesa nei confronti delle piccole imprese, che in un momento in cui l’algoritmo sembra dominare ogni processo creditizio, possono rivolgersi alla nostra banca per poter avere quel supporto finanziario necessario a intraprendere, a fare impresa, a negoziare il proprio circolante. Quando sembra che i requisiti necessari dalle sempre più stringenti regole possano impedire l’accesso al credito per la stessa impresa. Quindi utilizziamo una legge dello Stato a disposizione dei confidi e delle banche, ma che al netto di questo accordo non mi sembra di vedere spesso. Forse perché probabilmente è fuori dal network del reddito, e quindi andiamo a dare concreti aiuti con finanziamenti a medio termine, a tassi agevolati, a coloro che pensano che attraverso questo strumento possano fare la propria attività, impedendo, e questo è un elemento sociale importante, di andare nelle mani di quel mercato parallelo del credito chiamato usura.”

Chiaramente, si prevedono delle limitazioni. “Abbiamo pensato di limitarlo a 500 mila euro – prosegue Manzo – quindi un importo importante visto che si parla di piccole e piccolissime imprese. Naturalmente la garanzia a favore del confidi o delle banche è dell’85%. È evidente che permangono le difficoltà di accesso al credito dettate spesso da algoritmi che vogliono valorizzare esclusivamente l’aspetto quantitativo sottovalutando la storia, le prospettive, e l’impatto sociale che il credito deve avere. Io auspico a una socialità ottenuta attraverso l’algoritmo. Perché i pesi devono essere schiacciati esclusivamente verso il profitto e non pensiamo all’inclusione? Perché non pensiamo che al profitto si possa arrivare attraverso il salvataggio di tutti? Il Papa ha veramente torto?”.

Durante la conferenza stampa è stato fatto il punto sul patto antiusura, che ancora una volta ricordiamo essere un importante supporto per le piccole imprese.

La necessità di facilitare l’accesso al credito per le imprese

Amedeo Manzo, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, sottolinea la necessità di facilitare l’accesso al credito per le imprese. In particolare per quelle più piccole, evidenziando come i requisiti per ottenere i finanziamenti possano essere difficili da soddisfare, soprattutto nel mezzogiorno. L’accordo della BCC e di Confidi rappresenta un elemento chiave per fornire garanzie e supporto finanziario a queste imprese.

“Oggi, – dichiara Amedeo Manzo – per poter accedere al credito, ci vogliono una serie di requisiti non sempre puntuali, non sempre presenti. Ci vogliono dei numeri che qualche volta mancano, soprattutto nel mezzogiorno, che a un lato da piccole e piccolissime imprese, start-up, giovani, imprese femminili, che qualche volta trovano assente nei propri bilanci. Un grande passo avanti, e l’azione di Confidi è determinante, perché è un ruolo sociale, di avamposto, importante, che parli con le imprese. Grazie soprattutto alla disponibilità del prefetto e di tutto lo Stato per mettere a disposizione delle coperture sufficienti per imboccare queste garanzie.

“Oggi parliamo dei piccolissimi, degli ultimi, di quelli che magari non hanno voce. Dimostrando che una banca non è attratta soltanto dal sole del profitto, ma che qualche volta svolge un ruolo sociale.

Una valida soluzione contro la criminalità organizzata

Santi Giuffrè ha affrontato il tema della lotta contro la criminalità organizzata e delle difficoltà finanziarie che possono spingere le persone verso vie illegali. Egli sottolinea l’importanza delle istituzioni che offrono sostegno e tutoraggio per aiutare le persone in difficoltà a gestire correttamente le proprie attività commerciali. 

“Aiutare chi ha bisogno dei 30.000 euro per pagare la bolletta, o chi si trova in momentanea difficoltà ad esempio per motivi di salute, è importante. E allora che ben vengano le istituzioni di questo genere, che consentono di impedire una criminalità organizzata. Parliamo anche della creazione di una figura di Tutor. Accompagnamo dunque la persona in momentanea difficoltà a recuperare e a far sì che si possa rimettere in canali ortodossi di gestione dell’attività commerciale. Potrebbe anche nascere, da questa piccolo nostro contatto, un interesse per gli sviluppi futuri. In modo tale da allargare l’aiuto che noi diamo ai fondi europei, al mondo del pre usurato come io più volte ho già detto”.

Un plafond di 5 milioni di euro per sostenere le imprese:

Angelo Bruscino è infine intervenuto durante la conferenza, annunciando l’accordo con la BCC di Napoli per mettere a disposizione un plafond di 5 milioni di euro, mirato a sostenere sia le nuove imprese che quelle più consolidate, particolarmente importanti in un momento di cambiamenti economici rapidi e tassi di interesse in evoluzione. Bruscino sottolinea anche l’importanza di considerare non solo gli aspetti finanziari, ma anche quelli umani nelle valutazioni bancarie.

“Non bisogna semplicenìmente accompagnare i forti, ma spesso bisogna difendere gli ultimi. La finanza è da sempre la chiave d’accesso ad ogni opportunità. Non esistono piccoli passi nella finanza, esistono solo passi importanti. Oggi il nostro accordo, è quello di mettere a disposizione un plafond di 5 milioni di euro alla BCC di Napoli. Questo, ci consentirà di accompagnare alla crescita le nuove imprese ed aiutare imprese antiche e di pregio di questa città ad esistere sul mercato in un momento così particolare. 

Nel periodo Post-Covid, molti si sono indebitati a tassi particolarmente vantaggiosi. In pochissimo tempo il mondo è cambiato. I tassi saranno mitigati e la cui capacità di erogazione sarà valutata non solo sui prismi generali e necessari, ma anche quelli umani. Questa forse è una componente che sta sfuggendo alle valutazioni dei grandi gruppi bancari. Ci sentiamo particolarmente bene oggi perché sappiamo e siamo consapevoli di stare facendo la cosa giusta. E non sempre nel mondo della finanza questo è possibile. Se oggi riusciamo con questo passo, è perché abbiamo trovato un’eccezionale disponibilità da parte della BCC di Napoli”.

Patto antiusura: un sostegno per le imprese

Dunque, la firma del patto antiusura tra la Banca di Credito Cooperativo di Napoli e Confidi PMI Campania rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata e nel supporto alle piccole imprese del territorio. Questo accordo, sottolineato durante la conferenza stampa, evidenzia l’impegno concreto delle istituzioni nel fornire sostegno finanziario e sociale a coloro che ne hanno più bisogno, contribuendo così alla crescita economica e al benessere della comunità.